Cosa fa e quanto guadagna un addetto sicurezza non armato

Cosa fa e quanto guadagna un addetto sicurezza non armato

Se stai leggendo questo articolo, è probabilmente perché ti è stato offerto un posto di lavoro come Addetto alla Vigilanza privata.

Se non hai esperienza nel settore, è il tuo primo lavoro, e non sei informato su questa materia, ti aiuterò a chiarirti un pò le idee e magari a toglierti qualche dubbio.

La vigilanza non armata attiene alla sfera della sicurezza privata che si mette a disposizione a tutela delle persone, cose e beni pubblici e privati. È un’attività di sorveglianza esercitata da personale sprovvisto di armi per la difesa individuale. Viene anche detta “vigilanza passiva” perché la guardia incaricata non è equipaggiata con mezzi per offendere come una pistola, non è addestrata all’utilizzo e non ha il diritto di poterli usare.

Compiti e mansioni

Quando si valuta un servizio di vigilanza per negozi e uffici o altre realtà, il confronto tra vigilanza armata e vigilanza non armata viene naturale e la tendenza è spesso quella di reputare che un vigilante armato sia più incisivo di un collega senza pistola. In verità, i dati sembrano sostenere l’opposto: non è l’arma a scoraggiare potenziali intrusi, ma la presenza di un piantonamento o di personale in perlustrazione.

Alcuni guardiani vengono richiesti in aziende o cantieri per la sorveglianza del materiale, per la presenza negli orari di apertura e chiusura, per registrare addetti e mezzi di lavoro.

Al tempo del COVID-19 gli OTS o addetti alla vigilanza non armata, posso essere incaricati dal datore di lavoro a svolgere attività di controllo temperatura corporea e controllo green pass.

In determinate circostanze la vigilanza non armata viene utilizzata anche nelle ore notturne per controllare i sistemi di allarme, telecamere, perlustrare regolarmente il perimetro (ovvero attività di patrol) o gli spazi interni o presenziare a eventi e manifestazioni.

Per il compito che svolgono, spesso, si richiede loro una preparazione in materia antincendio e di primo soccorso per rispondere prontamente in caso di prima emergenza.

Contratto e guadagno

Quando si parla di vigilanza non armata, siamo quasi certi che il contratto a cui saremo destinati sarà contratto nazionale portierato fiduciario e probabilmente sentirai parlare di OTS (Operatore Tecnico della Sicurezza).

Questa mansione o tipo di lavoro, prevede nella maggioranza di casi, la disponibilità a turni da 8 e anche 12 ore, utili a coprire e quindi garantire il servizio di vigilanza per tutto il giorno e quindi nell'arco delle 24 ore. Non è richiesto alcun titolo di studio, non ha particolari limiti di età ed è accessibile da uomini e donne.

Difficilmente vengono rispettati sempre gli stessi orari e/o giorni lavorativi, giorni che sicuramente richiedono la presenza del lavoratore anche nei giorni festivi.

Ebbene si, sentirete parlare che un OTS o addetto vigilanza non armata, non può lavorare durante le ore notturne, o magari solo in presenza di una GPG Guardia Particolare Giurata. La realtà dei fatti è che lavorerai sicuramente anche di notte e purtroppo tante belle cose ascoltate dal sindacato, non troveranno successivo riscontro.

Ancor prima di iniziare la tua avventura lavorativa, devi sapere che il tuo compenso mensile/giornaliero per questo tipo di lavoro è tra i più bassi in Italia e addirittura, seppur riconosciuto, per certi versi si può definire ai limiti della legalità e probabilmente sotto la soglia di povertà.

Per farti un pratico e reale esempio, ecco il riepilogo della prestazione e la busta paga dopo 1 mese di lavoro nel 2021, di un OTS o Addetto alla vigilanza privata non armata

  • Contratto di 160 ore con paga oraria di 4,71 euro lordi
  • Livello di inquadramento lettera F e qualifica di Operaio
  • Luogo e azienda datore di lavoro in Italia nord-ovest
  • Lavoro su tre turni da 8 ore giornalieri (07-15, 15-23, 23-07)
  • 177 ore lavorative di cui una di straordinario
  • 2 giorni con turni di notte
  • Sabato e domenica in tutto il mese sempre di servizio
  • Richiamo al servizio anche durante i giorni di riposo
  • Rimborsi e buoni pasto non previsti e pausa pranzo/cena non contemplati

La busta paga regolarmente vidimata Inail, compilata e registrata, comprensiva di maggiorazioni, esente dal bonus dei 100 euro, TFR incluso, ferie, maturazioni, imposte, trattenute e quant'altro.

Il totale netto dello stipendio, quindi quello accreditato sul conto corrente è stata l'impressionante e vergognosa cifra di €773,00

Si hai letto bene e probabilmente stai esclamando: "questo è caporalato legalizzato!"

Conclusione

Questa realtà è diffusa in tutto il territorio nazionale, e riguarda non la singola azienda bensì il contratto collettivo nazionale, quindi quanto scritto sopra a livello giuridico risulta essere tutto regolare.
Purtroppo molte aziende di questo settore, sfruttano e direi anche abusano a loro vantaggio economico, delle situazioni spesso disagiate del lavoratore.
Lavoratore che potrebbe tranquillamente non firmare e accettare tali condizioni e trattamento economico ma in alcuni casi è costretto a farlo.