Come costruire la montatura per la pesca a fondo del Pesce Orata
L’ orata, considerata la regina dei mari insieme alla spigola, è tra le prede più ambite per i pescatori sportivi e non solo, sia per la sua gran forza e combattività ma anche per le sue carni pregiate.
Il pesce orata, presenta una dentatura molto sviluppata che permette di tranciare di netto il terminale qualora questo risulti troppo sottile per la sua mole.
Guardando questa immagine è facile intuire quale sia una delle montature possibili per una pesca soddisfacente, ricordando di utilizzare materiali come ami, lenza, e terminale abbastanza robusti.
Come si può notare dall'immagine, la montatura è così costruita;
- Lenza madre collegata alla montatura tramite girella o aggancio rapido
- Galleggiante o pallina di polistirolo di piccola grammatura
- Pasturatore mare scorrevole
- Girella al quale è collegato il terminale con amo di circa 150/200 cm
- Piombo da 50 gr a salire
Utilizzando materiali ed esche idonee, questa montatura è ottima anche per altre specie Ittiche
L'orata (Sparus aurata Linnaeus, 1758) è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia Sparidae. Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.
L'Orata è un Pesce di medie dimensioni, è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. Il corpo è ovale, alto e compresso ai lati. La testa è robusta con la parte anteriore dal profilo decisamente ripido. La parte superiore della bocca (mascella) è leggermente sporgente rispetto a quella inferiore (mandibola). I denti sono robusti: caniniformi nella parte anteriore e, in serie, molariformi e via via più grandi (adatti a frantumare i gusci di conchiglie e Crostacei) nella parte posteriore della bocca. L'unica pinna dorsale, come anche quella anale, presenta sia raggi spinosi che molli. Le pinne pettorali sono lunghe, le addominali notevolmente più corte. La pinna della coda è formata da due lobi ben distinti. Le squame sono assenti sul muso. La linea laterale è evidente.La colorazione del dorso è grigia, con riflessi azzurro-dorati sul dorso e argentea sui fianchi. Alla sommità della testa è evidente, tra gli occhi, una caratteristica fascia dorata. Una banda nera colora l'opercolo fino all'inizio della linea laterale. In corrispondenza della pinna pettorale, si trova una macchia rossa più o meno evidente. La pinna dorsale ha sfumature grigio-azzurastre, quella della coda grigio-verdi. L'intensità e la distribuzione dei colori è comunque dipendente dall'età degli individui.L'Orata può raggiungere i 20 anni di vita. La massima lunghezza raggiunta è di 70 cm; comuni sono gli esemplari lunghi 30-35 cm e del peso di 1 kg o poco più.
I nomi dialettali usati in letteratura per indicare questa specie sono: Orada, Dorada (Abruzzo); Aurata (Campania); Doràda, Oràda (Friuli Venezia Giulia); Dorata (Lazio); Auràda, Aurata (Liguria); Aurada, Orada (Marche); Arata, Arate (Puglia); Cagnina, Canina (Sardegna); Aràta, Auràta (Sicilia); Aurata, Dorata (Toscana); Doràda, Oràda (Veneto).