La Telescrivente di Jean Baudot
Il successo e la diffusione del telegrafo spinse a perfezionare la trasmissione a distanza di segnali elettrici facilmente traducibili in segni grafici leggibili. Il primo dispositivo di questo tipo si deve al fisico David E. Hughes, che ideò una tastiera con 28 tasti contrassegnati da lettere e segni grafici; il suo sistema permetteva di stampare i caratteri del messaggio su un nastro scorrevole. Nel 1874 il francese Jean Baudot (1845-1903) inventò un sistema di trasmissione di segnali in corrente alternata in base a un codice di 5 elementi, che consisteva di tradurre automaticamente i segnali in caratteri di scrittura. Il codice di Baudot potè essere utilizzato anche per la messa a punto di un nastro perforato che, una volta immesso nella macchina, veniva letto da un dispositivo permettendo la trasmissione automatica dei messaggi telegrafici. Su tale principio si basò, a partire dal 1925, lo sviluppo delle telescriventi, dispositivi con cui i messaggi vengono trasmessi operando su una tastiera analoga a quelle delle macchine per scrivere, poi ricevuti per mezzo di una stampante o di una macchina perforatrice. Le grandi aziende e i giornali adottarono subito la telescrivente, decretandone l'immediato successo. In breve fu introdotta una rete automatica (rete telex) che consentiva l'allacciamento fra due telescriventi nell'ambito nazionale e internazionale.