Come risparmiare sulla bolletta della luce, evitare sprechi di energia elettrica
Con alcune piccole precauzioni è possibile ridurre il consumo di corrente, che incide non poco sul bilancio familiare. La cosa più semplice da fare è di evitare l'uso dell'elettricità per produrre calore: ciò costituisce un vero e proprio spreco energetico perché si tratta di un' energia nobile. Gli impianti di riscaldamento a gasolio, gas di città, bombole, legno o pellet costano infatti molto meno.
Eccovi alcuni consigli per ridurre i consumi dei principali elettrodomestici.
Risparmiare sul riscaldamento (scaldabagno)
- Installate, se possibile, tubi corti per portare l'acqua dallo scaldabagno ai rubinetti.
- Regolate il termostato intorno ai 45° d'estate e 60° d'inverno.
Comunque è sempre meglio usare uno scaldabagno grande a bassa temperatura anziché uno piccolo ad alta temperatura, perché quest'ultimo comporta una maggiore dispersione di calore.
- Installate un timer o spegnete lo scaldabagno nelle ore notturne.
- Verificate il buon isolamento del contenitore dell'acqua calda. Se è molto vecchio conviene sostituirlo, perché disperde molto calore.
- Installate uno scaldabagno solare.
Risparmiare sull'illuminazione (lampadine)
- Evitate di installare lampadari con molte luci. Ricordatevi che una lampada da 100 W fornisce la stessa illuminazione di 6 lampade da 25 W, ma queste consumano il 50% di corrente in più.
- Scegliete i tubi fluorescenti (neon) e le lampadine a risparmio energetico. Con la stessa corrente una di queste lampadine produce 3 o 4 volte più luce di una lampadina a incandescenza.
- Convertite il vostro impianto luce passando al LED, le lampadine a led garantisco tanta luce con poca spesa e sono nettamente preferibili a quelle sopra citate.
- Non accendete più lampade del necessario e per più del tempo necessario, prendete in considerazione le lampade temporizzate.
- Se dovete ridipingere le pareti, ricordate che le tinte scuse diminuiscono la luminosità delle stanze.
- Scegliete lampade e lampadari semplici, che non assorbano la luce e la mandino dove serve.
- Pulite regolarmente le lampadine, i paralumi e i riflettori.
Risparmiare sugli Elettrodomestici (frigorifero)
- Collocate il frigorifero nell'angolo più fresco della cucine, lontano dalle fonti di calore (fornelli, termosifoni, stufe) e dai raggi solari.
- Cambiate le guarnizioni di gomma della porta se non chiude più bene.
- Lasciate uno spazio di almeno 10 cm tra il retro del frigorifero e la parete, per aumentare la dispersione del calore e quindi per migliorare il rendimento dell'elettrodomestico.
- Pulite spesso il condensatore e le spirali, non introducete cibi caldi e non lasciate che lo strato di ghiaccio superi i 5 mm di spessore.
Risparmiare su Lavabiancheria (lavatrice) e Lavapiatti (lavastoviglie)
- Circa due terzi dell'energia che questi elettrodomestici consumano servono a riscaldare l'acqua mediante una resistenza elettrica. Se possedete uno scaldacqua a gas o solare potete prelevare da lì l'acqua calda.
- Usate le macchine soltanto quando sono a pieno carico.
- Adottate i programmi di lavaggio a temperatura più bassa.
- Evitate di utilizzare il programma della lavastoviglie per asciugare i piatti, ma tirateli fuori dopo il lavaggio e fateli asciugare all'aria.
- Usate la centrifuga della lavabianchieria solo quando è indispensabile. I panni stesi all'aria aperta si asciugano meglio e vi fanno risparmiare.
- Utilizzate questi elettrodomestici nelle ore notturne e comunque mai nelle ore di punta (8-12 e 15-19). Oltre a spendere meno contribuirete a proteggere l'ambiente, perché nelle ore di punta i produttori di energia elettrica, utilizzano tutti gli impianti di produzione, mentre di notte funzionano solo quelli più efficienti, che consumano meno petrolio o gas.
- Quando acquistate un elettrodomestico nuovo controllate sulla targhetta e sul manuale d'istruzioni quando consuma effettivamente.
Prima di usare il cacciavite e il nastro isolante è necessario capire esattamente che cos'è l'elettricità, e sopratutto quali sono i suoi effetti e i suoi pericoli.
L'elettricità è come un fiume, una corrente di particelle microscopiche (gli elettroni) che scorrono attraverso un filo metallico. Questa corrente si può valutare con tre unità di misura: watt, volt e ampere. La potenza elettrica, cioè la quantità di energia al secondo fornita dalla corrente - ad esempio per emettere luce ad una lampadina o calore da una stufetta - si misura in watt. La differenza di potenziale o pressione che causa lo spostamento della corrente si misura in volt.
Infine la quantità di corrente che scorre attraverso un filo o un apparecchio utilizzatore si misura in ampere.
Il rapporto tra queste unità di misura si indica in questo modo: watt = volt x ampere
Un'altra caratteristica importante della corrente elettrica è la sua capacità di scegliere il percorso che offre la resistenza minore, cioè di attraversare il materiale più conduttore. Alcuni materiali, come il rame, sono buoni conduttori, mentre altri, come la gomma e le materie plastiche, sono cattivi conduttori e offrono una resistenza così alta al passaggio della corrente che si possono usare come isolanti. Un altro concetto fondamentale è quello del circuito. Per poter scorrere, la corrente elettrica deve seguire un percorso continuo dalla partenza all'arrivo, come in una pista automobilistica. La parola circuito indica l'intero percorso effettuato dalla corrente partendo dalla sorgente (il contatore domestico o la pila) fino all'apparecchio utilizzatore (ad esempio una lampadina) e poi indientro. Quindi tutti i fili che formano l'impianto elettrico e sembrano un groviglio disordinato sono in realtà un sistema di distribuzione di energia elettrica composto da numerosi circuiti. Ogni circuito forma un anello chiuso che parte dal quadro d'ingresso nell'edificio (o dell'appartamento), arriva alle prese dove si collegano gli apparecchi elettrici e ritorna al punto di partenza.
Che cosa vuol dire "elettricità"
Già nel sesto secolo avanti Cristo qualcuno aveva notato che l'ambra, detta in greco "electron", aveva la caratteristica di attirare la polvere dopo essere stata strofinata con un panno. Per ripetere l'esperimento basta strofinare energicamente un pezzo di materia plastica con un indumento di lana o fibra sintetica, e avvicinarlo a pezzetti di carta, che vengono attirati come il ferro da una calamita.
Curiosità
La prima centrale elettrica in Italia fu quella via Santa Radegonda, che sorgeva fra l'omonima via e via Agnello, nel centro di Milano, la centrale era alimentata a carbone e produceva corrente continua. La sua costruzione si deve all’iniziativa di Giuseppe Colombo, un ingegnere italiano che, dopo aver personalmente studiato le invenzioni di Thomas Edison negli Stati Uniti e aver acquistato i macchinari necessari, convinse il consiglio comunale dell'epoca sulla necessità di costruire una centrale elettrica in città.